Mameli

Intervista a Mameli che, dopo avere pubblicato in quest’ultimo anno i tre singoli CLANDESTINO (S1E0), MAI LOVE (S1E1) e OKAY OKAY (S1E2), chiude questa prima stagione artistica con l’Ep Fino all’ultimo respiro.

L’EP racchiude i singoli/episodi già usciti e aggiunge i due inediti “MEZZ’ORA D’AMORE (S1E3) e DIETRO LE NUVOLE (S1E4).

Intervista a Mameli

Mameli, bentornato su Music Fun! Siamo alla conclusione di un viaggio molto particolare con il tuo nuovo EP. Come è nata l’idea di questo progetto e sei soddisfatto del risultato?
Sì, sono molto contento. L’idea è nata dalla necessità di creare qualcosa di personale. Mi sentivo un po’ soffocato dalla quantità di musica che esce ogni settimana; volevo qualcosa che rimanesse legato a una storia, non solo alla musica. Così, con il mio team, abbiamo pensato a un progetto strutturato come una serie TV, dove ogni canzone fosse un episodio di una stagione intitolata Fino all’ultimo respiro.

Questo approccio rispecchia il tuo modo di scrivere, visivo e cinematografico. Quanto hai lavorato su questo aspetto?
È uno stile naturale per me. Ognuno ha il proprio modo di scrivere, e il mio è sempre stato visivo, quasi come raccontare un film. Mi fa piacere che si percepisca questa impronta anche in questo progetto.

Il singolo radiofonico Mezz’ora d’amore chiude il cerchio del progetto. Perché hai scelto questo brano?
È il mio pezzo preferito dell’EP. Parla dell’addio tra i due protagonisti della storia: due ragazzi che provano a mantenere in piedi una relazione ma alla fine si lasciano. Questo brano rappresenta quel momento di separazione, ed è una conclusione perfetta per il racconto.

L’amore è sempre stato centrale nella tua musica. Come pensi sia evoluto il tuo modo di raccontarlo?
Con il tempo sono diventato più crudo e cinico nel descriverlo. Rispetto ai miei lavori precedenti, c’è meno idealismo e più realismo. Penso che questa evoluzione rifletta anche i sentimenti e le esperienze personali che ho vissuto.

Hai detto che temi come la separazione sono molto personali per te. Come riesci a trasformare esperienze così intime in musica?
Per me, la credibilità nasce dal vivere ciò che racconto. Le cose che canto, le ho vissute davvero. Ad esempio, Mezz’ora d’amore nasce da un momento della mia vita che ho elaborato e trasformato in musica. Credo che questo renda le canzoni autentiche.

Per questo progetto hai collaborato con autori importanti come Paolo Antonacci e Lorenzo Fragola. Com’è stato lavorare con loro?
Paolo è un caro amico, lo stimo tantissimo. È un punto di confronto incredibile, e lavorare con lui è sempre stimolante. Anche Lorenzo è stato fondamentale, così come gli altri autori coinvolti. Spesso parto da un’idea mia e poi ci lavoriamo insieme, trovando un equilibrio perfetto.

Parliamo di Dietro le nuvole, l’altro inedito dell’EP. Che significato ha per te?
E’ un pezzo di sfogo puro. L’ho scritto iniziando da una pagina piena di pensieri terapeutici, senza preoccuparmi di metrica o struttura. È stato un processo molto libero e spontaneo, ed è uno dei pezzi a cui tengo di più.

Questo progetto combina musica e visual. Quanto è importante per te l’aspetto visivo?
È importante, ma rimane un complemento. Un ragazzo mi ha detto che le copertine e i visual spaccano, e fa piacere, ma credo che la musica debba sempre essere il centro di tutto. I visual aiutano a raccontare qualcosa di più di me, ma alla fine è la canzone che deve smuovere le viscere.

Cosa speri che il pubblico recepisca da questo EP?
Non mi aspetto nulla. Voglio solo suonare queste canzoni dal vivo, emozionarmi e divertirmi insieme a chi ha voglia di farlo con me.

Cosa ci aspetta nel 2025?
Stiamo organizzando delle date dal vivo e ci saranno altre canzoni e novità musicali. Non vedo l’ora di annunciarle e condividerle con chi mi segue.