Dopo aver attirato l’attenzione realizzando alcune intense cover, Jess pubblica il suo primo inedito: “Nulla“, un brano intimo e personale in cui dà voce alle paure e alle incertezze della generazione alla quale appartiene.
Intervista a Jess
Ciao Jess, bentrovata su IMusicFun. Come stai?
Ciao! Emozionata per questo mio nuovo inizio!
Dopo aver pubblicato alcune cover nei tuoi canali social, il 14 gennaio è uscito il tuo singolo d’esordio “Nulla”. Qual è stata la scintilla che ti ha portato a compiere questo salto da interprete a cantautrice?
La scintilla è stata il bisogno di parlare di cose che conosco bene, di esperienze personali e di dire la mia.
Proprio con questa canzone ti presenti al tuo pubblico, e non solo, in una nuova veste. Oggi, chi è Jess? Come definiresti il tuo approccio alla musica?
Il mio approccio alla musica è sicuramente emotivo. Tutto parte da un’emozione o da un’esperienza, che io vado a sviscerare. Il mio approccio è sempre stato questo, anche per le cover. Riuscire a connettersi con la nostra parte più intima è, secondo me, la chiave di tutto nella musica.
“Nulla” dà voce alle paure e alle incertezze di un’intera generazione. Ci racconti la sua genesi?
Penso di sì, credo che in molti potranno riconoscersi nelle mie parole. “Nulla” è nata dal bisogno di sfogare un senso di frustrazione, dovuto a una serie di esperienze negative e a un anno in cui non ho fatto altro che tifare per altri e le loro vittorie, mentre io mi sentivo una nullità. Parla di questo.
Tu canti : “Sono passata dal vedere tutto nel nulla, a vedere nulla in tutte le cose”. Cosa ha provocato questo ribaltamento nella percezione di ciò che ti circonda?
Sicuramente l’ansia porta a questo meccanismo. Sono una persona ansiosa, complice anche il momento storico che stiamo vivendo.
Potendo per un attimo aprire il cassetto che custodisce i tuoi sogni, cosa ti piacerebbe vedere nella sfera di cristallo degli indovini?
Tanta musica e concerti! Sogno un tour, ma ovviamente prima devo tirare fuori altre canzoni. Sono già lì e non vedono l’ora di uscire!
Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.