Ron

Ieri sera il Non Abbiam Bisogno di Parole Live Tour di RON ha fatto tappa in Piazza del Plebiscito a Solarino, in provincia di Siracusa, per una serata di musica e parole tra aneddoti, ricordi e qualche piccola anticipazione di quello che sarà il nuovo album di inediti del cantautore di Garlasco, in uscita il 29 settembre.

Coinvolgente, intenso e a tratti struggente, RON ha ripercorso sul palco questi primi 50 anni di carriera, partendo da quel lontano 1969, quando la RCA lo chiamò perché Lucio Dalla aveva scritto una canzone per lui: “Avevo solo 15 anni. Alla RCA conobbi Renato Zero, poi arrivò un signore in carrozzella, ingessato dalla testa ai piedi. Aveva la barba e un paio di occhialetti. Mi riferirono che aveva avuto un incidente sul raccordo di Roma, ma era venuto ugualmente per farmi sentire la canzone che aveva scritto per me. Era Lucio Dalla e la canzone si chiamava ‘Occhi di ragazza’“.

Da piccolo racconta di essere stato il molleggiato in miniatura. Le canzoni di Celentano e di Morandi erano il suo mondo. Sapeva tutto dei cantanti, ma anche delle canzoni e delle case discografiche, e gridava ai suoi genitori: “Voglio fare il cantante“. Poi apriva la porta e scappava nei campi a cantare. E proprio lì il primo applauso lo ricevette dai girasoli, gli stessi che vediamo sul palco. Perché RON non ha mai perso di vista quel bambino e “lui non perde di vista me“.

Rosalino è un’anima gentile, un uomo d’altri tempi. Lo si percepisce subito. Ha un modo di raccontare così appassionato che ti inchioda alla sedia. Staresti ore ad ascoltarlo. Nei suoi racconti sono i piccoli dettagli a fare la differenza, perché è lì che riesce a scorgere bellezza. Ed è così che inizia a parlare di un’autrice fantastica con la quale ha avuto il privilegio di collaborare: nonna Emilia, “una donnina piccola così, che ha avuto una vita dura, ma che ha sempre conservato un gran sorriso”.

E proprio con questo approccio RON racconta anche la genesi di alcune canzoni del suo repertorio e di quello di Lucio Dalla. Tra queste, “Piazza Grande“: “Mi trovavo su una nave che mi portava da Napoli verso la Sicilia. Ero con i miei musicisti e c’era anche Lucio. Dovevamo fare qualche concerto insieme. Era agosto ed era meraviglioso stare a guardare il mare. Prima di allora non avevo mai scritto una musica. Tutti si erano addormentati. Io presi la chitarra in mano e mi venne fuori questa melodia. Non ho mai capito cos’è successo in quel momento. Sicuramente qualcosa di magico. Avevo 18 anni e, insieme a Lucio, in meno di 30 minuti avevo scritto la musica di Piazza Grande“.

Videointervista a RON

Pochi minuti prima dell’inizio del concerto in Piazza del Plebiscito, a Solarino (SR), abbiamo incontrato RON per farci raccontare le emozioni che questa tournée estiva in giro per l’Italia gli sta regalando. Ecco cosa ci ha raccontato!

RON, Non Abbiam Bisogno di Parole Live Tour: la Scaletta

  1. Una città per cantare
  2. Le foglie e il vento
  3. Il gigante e la bambina
  4. Occhi di ragazza
  5. Chissà se lo sai
  6. Il mondo avrà una grande anima
  7. Futura
  8. Attenti al lupo
  9. Piazza Grande
  10. Tutti quanti abbiamo un angelo
  11. Sono un figlio
  12. Più di quanto ti ho amato
  13. Almeno pensami
  14. Vorrei incontrarti fra cent’anni
  15. Joe Temerario
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