Mahmood sfogo social

Mahmood sfogo social
Il tour di Mahmood è rinviato al 2022. Una soluzione necessaria vista l’incertezza che ancora attanaglia il settore di musica e spettacolo.

Quello del cantautore secondo classificato all’Eurovision Song Contest 2019 non è che uno dei tanti tour di cui nei prossimi giorni conosceremo le nuove collocazioni.

Periodo non semplice, quindi, per Mahmood, che qualche giorno fa è stato al centro della cronaca per l’incendio che ha colpito la palazzina milanese nella quale viveva.

Una brutta situazione che ha anche scatenato i leoni da tastiera, probabilmente poco interessati alla sua carriera musicale.

Mahmood sarà tra i protagonisti della prima serata dei Seat Music Awards, nella quale si è esibito insieme ad Elisa nel brano Rubini.

Mahmood

Mahmood sfogo social

Questo quanto pubblicato dal cantautore sui social a proposito del rinvio dei concerti. Una riflessione davvero condivisibili.

“A quasi due anni dall’inizio della pandemia, il nostro settore si trova ancora allo stesso punto: siamo fermi (tolte poche, troppe poche, situazioni a capienze ridotte che non permettono ovviamente di sostenere eventi vicini alla vecchia normalità). Oggi mi ritrovo a spostare le date del tour per la terza volta; e come me moltissimi miei colleghi e colleghe saranno obbligati a farlo mentre altri sono già stati costretti.

Ciò che differenzia questo spostamento dai precedenti è che, oggi, abbiamo a disposizione degli strumenti che permetterebbero di poter fare i concerti in sicurezza: i green pass. Guardo fuori dall’Italia e vedo che si può fare, evidentemente quando ci sono la volontà e l’attenzione verso un settore, le soluzioni si trovano.

Provo un forte sentimento di abbandono da parte delle istituzioni.

Da parte loro, molto spesso, viene chiesto agli artisti di esporsi per la tutela di diritti della persona, per sensibilizzare il nostro pubblico verso temi che si dibattono a livello politico. Ora, invece, ci sentiamo soli, non considerati da uno Stato la cui maggior parte dei rappresentanti pensa solo a litigare sui social e a creare continuamente fazioni avverse tra le persone. Adesso è arrivato il momento di ascoltarci.

È davvero giunto il turno dei nostri diritti, quelli degli artisti, degli addetti ai lavori e quelli del pubblico: abbiamo il diritto di tornare a fare il nostro mestiere e chi ci segue ha il diritto di tornare a riempire la propria vita di arte, cultura e intrattenimento. Abbiamo il diritto di tornare a vivere e riappropriarci delle nostre passioni. Abbiamo il diritto di essere ascoltati.”