Roby Facchinetti ha voluto chiudere una volta per tutte la polemica legata alle sue parole, pronunciate durante lo spettacolo del 25 settembre dedicato a Stefano D’Orazio.
In quell’occasione una sua frase fece pensare si riferisse a Dodi Battaglia, ipotesi sempre respinta dall’ex tastierista dei Pooh.
Pooh, Roby Facchinetti chiude la polemica
“C’è un profondo rispetto che mi lega ai miei ‘amici per sempre‘, verso i quali provo un’infinita gratitudine fino all’ultimo mio respiro. Questa polemica non fa bene a noi e alla nostra storia, che io ho sempre difeso per 50 anni. Guai a chi la tocca divento una bestia. La nostra storia è sacra e va trattata con molta sacralità e rispetto.”
Queste le parole di una lettera di Roby, inviata alla redazione del programma Italia Sì. Anche Dodi Battaglia ha inviato il suo pensiero a Marco Liorni.
“Tutta questa storia nasce da una serata dedicata al ‘fratello’, che il pubblico ha recepito come reunion, ma che reunion non è stata, per altro per scelte non mie. I Pooh sono nel mio cuore e sempre lo saranno.”
Una polemica di cui ora si scrive la parola fine, anche se le parole del chitarrista, vittima la scorsa settimana di un malore, evidenziano una certa amarezza per il finale della storia dei Pooh…
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.