Buon compleanno Ivan Cattaneo, oggi, 18 marzo, l’eclettico artista spegne 70 candeline. Una vita trascorsa nell’arte, nella musica e nella rivoluzione del costume. Anticipatore puro di mode e tendenze. Il successo concretizzatosi anno per anno, dai primi dischi fino ad arrivare al decennio degli anni ‘80 che lo vede grande protagonista delle classifiche di vendita e dei programmi tv più in voga.
Ne abbiamo approfittato per parlare a 360 gradi di una carriera sfaccettata e ricca di curiosità.
Intervista a Ivan Cattaneo
70 anni di vita e quasi 50 anni di carriera: nostalgie, rimpianti o solo voglia di guardare avanti?
Si, una grande voglia di andare avanti assolutamente avanti! Con il massimo ricordo di tutto il mio passato di cui nulla rinnego! Ma ora sento davvero il bisogno del nuovo ‘Ivan’! E credo fermamente che sia una legge inequivocabile che ci si rigenera solo pensando al futuro! Va bene celebrare a volte il passato ma non troppo, onde evitare di diventare troppo patetici e nostalgici.
Quanto è cambiato il costume sociale in Italia? Quanto è più facile oggi affermare la propria identità sessuale?
Sinceramente non me ne preoccupo più molto! Della serie ‘ho gia dato’ e sono stato davvero uno dei primi, se non il primo, a fare coming out e a rischiare di persona per convalidare affermare e scagliare in faccia ai benpensanti di allora la propria indole sessuale, ma soprattutto artistico-umana! Poi la società e’ cambiata, forse in peggio in alcune parti, in meglio in altre ma c’e comunque un lentissimo avanzare di idee nuove. In musica basti pensare che l’ ultima forma davvero nuova d arte musicale e’ il rap e risale a più di 45 anni fa, direi che i ragazzi di oggi cantano con la musica dei loro nonni credendosi degli avanguardisti!
L’arte della tua pittura può convivere con la tua anima musicale?
Si, convivono perfettamente, ma guai ad amalgamarle troppo, poiché rimangono comunque due linguaggi differenti che vanno del resto a colpire organi di senso diversi, udito e vista. Il mio sogno rimane comunque l’unione perfetta di queste due forma d’arte, cosi’ diverse fra loro.
Un tuo quadro è una canzone senza voce? Arriva ugualmente al pubblico e al tuo pubblico?
Anche qui siamo su pianeti diversi nel senso che la pittura e’ meno popolare e un po’ più di nicchia. ma oggi da Warhol e company tutto si usa e disusa.
Il mondo della discografia riesce ancora a dedicare attenzione ad un artista?
Forse le piccole etichette a grande fatica riescono ancora a dare attenzione umana e protezione all’ artista. Ma le majors credo ormai offrano solo servizi parziali e comunque il loro potente nome, ma tu artista devi portare loro tutto gia’ pronto e deciso. E questo comunque a me piace perché cosi’ ho sempre fatto, curando musiche, testi. copertine, look e progetti divulgativi.
Fra i protagonisti della nuova scena musicale, chi propone progetti interessanti?
Senz’altro Dario Faini, alias Dardust che e’ mio grande amico, e il suo primo arrangiamento lo fece per il mio album ‘Luna Presente’. Devo per altro dire che ho sempre portato molta fortuna agli arrangiatori che iniziarono con me i loro primi passi, vedi Colombo ed ora, Faini.
Progetti futuri…
I progetti sono sempre tantissimi devo solo trovare la forza di selezionarli. Io sono un po’ un accumulatore seriale e patologico, di idee ne ho tante… Ma tante che poi mi vien difficile separarle e distinguerle. Comunque a parole pratiche dovrei uscire con un singolo per l’ estate e un album a dicembre e nel frattempo, uno spettacolo teatrale per piccolissimi teatri dove confluiranno tutte le mie idee sia pittorico-visive che recitative e musicali, inclusi i miei videoracconti-elettronici detti anche ‘Tableaux Mouvants’
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.