Vasco ha gli occhi azzurri

Nel 1988 nasce una fan, Silvia Mazzocchi, vive il suo primo concerto nel 91, assiste alla scalata di Vasco nell’Olimpo delle star con Imola 98 e festeggia con lui i quarant’anni di carriera a “Modena- Modena Park” nel 2017. 

Questo non è un libro su Vasco Rossi, è solo il diario segreto di una fan, un diario dove l’autrice racconta quanto è importante per lei la musica di “quel Vasco là” che da piccola aveva snobbato e che invece adesso è indelebile nel suo cuore e sulla pelle come un tatuaggio. 

Le canzoni, i concerti, la prima transenna conquistata con sudore, il primo incontro con Vasco a Zocca, il suo primo autografo. Tutto quello che è legato a Vasco fa parte di quella manciata di ricordi belli e incancellabili che lei ha voluto raccontare in questo diario. 

Il libro di Silvia Mazzocchi, fin dalle prime pagine, intende ricostruire la storia di un mito partendo proprio dagli esordi. Una scrittura chiara e coinvolgente, capace di trasportare nel moto narrativo anche coloro i quali non si identificano totalmente come fan di Vasco. Un testo emozionante, che mette in primo piano la figura di un artista epocale, e che al tempo stesso permette una ricostruzione temporale coi fiocchi. Se da una parte, infatti, vi abbiamo gli anni 90’ con la moda di quel tempo: il telefono a gettoni, la musica e la consacrazione di un artista che “vuole una vita spericolata”, dall’altra vi abbiamo gli anni 2000 con un Vasco che intende “uscire dallo stupido hotel” e prendere una strada diversa. Sono gli anni di Harry Potter, del gioco di Snake, della moda dei Vampiri con Edward Cullen.

È la fotografia di un’epoca dove Vasco intende “ripulirsi”, avere una vita più ordinaria. Una serie di eventi che l’autrice ricostruisce in maniera esemplare.

Il libro della Mazzocchi mescola insieme la vita di una rockstar con la sua. Momenti di alti e bassi, dove l’uno intende ritirarsi dalla “vita da rockstar”, e allo stesso modo la Mazzocchi vive la crisi dei quarant’anni, dove il corso di scrittura, la passione per la musica e il cambio di lavoro, la aiutano a tenersi a galla e poi ripartire.

Una miscellanea di eventi, capaci di realizzare la fotografia perfetta di un mondo dove i “Vascosconvolti” condividono transenne, si suda sotto al sole, vivono l’ansia per accaparrarsi un biglietto. Un testo che prende per mano il diario, una narrazione colloquiale e semplice, capace di accompagnare il lettore in un mondo dove è proprio la musica la colonna portante di ogni esperienza umana.

L’arrivo del Covid 19, i concerti vissuti dietro uno schermo, una passione divorante, capace di accomunare nell’evento “Santa Messa rock all’autodromo di Imola” centomila cuori pulsanti. Una storia dove la Mazzocchi intende raccontare “il suo Vasco” e non quello di tutti gli altri. Un Libro che sotto le note di Alba Chiara saluta i lettori da pari.

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