Mika

Eurovision 2022 Mika
Mika tra due mesi salirà sul palco del Pala Olimpico di Torino, al timone dell’Eurovision Song Contest 2022, accanto a Laura Pausini e ad Alessandro Cattelan.

L’artista anglo libanese ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, parlando della kermesse, nei confronti della quale in passato non aveva parlato troppo bene

“Mi esibirò anche e sto pensando a una performance provocatoria. Sarà una sorpresa. Eurovision non è soltanto uno show, è come un’Expo ma concentrato in pochi giorni.”

L’artista, poi, ritratta parzialmente le sue parole riguardo l’Eurovision.

“Ci sono cose dell’Eurovision che mi piacevano tantissimo. In Inghilterra è sempre stata una serata sacra, prima in famiglia, poi al pub con troppe birre. Ricordo brani del passato come Puppet on a string. […] Era tv in bianco e nero. Non c’ero ancora ma fa parte della cultura popolare. È un Sanremo diciamo più… discutibile da alcuni punti di vista. Poi ricordo Katrina and the Waves, e poi Flying on the wings of love. Se la canti in un pub in Inghilterra tutti la intonano in coro.”

Eurovision 2022, parla Mika

Parole al miele nei confronti dei compagni di viaggio Laura Pausini e Alessandro Cattelan.

“Con Ale mi faccio grandi risate. Laura è una grandissima lavoratrice. Quando ho organizzato il concerto benefico per il Libano “I love Beirut” l’ho chiamata 24 ore prima e le ho detto: “Se ti procuro il Colosseo ci vai?”.

Mi ha detto subito sì e ha lavorato fino alle quattro del mattino. Mi sento molto onorato di fare parte di questo trio perché non sono italiano ma l’Italia e la sua cultura musicale e televisiva mi sono entrate nel cuore. Ho sempre difeso l’idea dell’Europa. Pur avendo passaporto americano.

Anche all’epoca dell’Illuminismo e di Victor Hugo quello che è successo è stato possibile grazie all’apertura tra i confini. I tempi più bui dell’Europa sono stati quando c’erano muri alzati. Non a caso la scenografia dell’Eurovision avrà un sole al centro, una grande luce, idea di Francesca. Un concetto bellissimo.”

Foto di Giulio Rustichelli