Una voce per San Marino 2023 vincitori

Archiviata Una Voce per San Marino 2023, ho volutamente atteso qualche ora prima di esprimere un pensiero sulla seconda edizione che obiettivamente rappresenta un passo indietro rispetto a 12 mesi fa.

Una tesi sulla quale ho riflettuto parecchio, ma che posso spiegare partendo proprio dal risultato finale.

Gli sconosciuti Piqued Jacks hanno vinto a sorpresa, coronando un percorso iniziato dalle prime selezioni del contest. Si tratta davvero della proposta più adatta per l’Eurovision di Liverpool?

Facciamo un passo indietro. Una Voce per San Marino nasce con l’intento di proporre il rappresentante del Titano all’Eurovision. Questo non significa che deve necessariamente vincere la canzone migliore, ma quella più eurovisiva.

La giuria ha realmente colto questa sfumatura? La vittoria dei Piqued Jacks rappresenta un modo per dimostrare che la musica può permettere di realizzare certi sogni, ma l’Eurovision Song Contest è una macchina perfetta e a volte anche crudele, in cui valgono anche regole non scritte che determinano il successo o l’insuccesso di una proposta.

Lo scorso anno Achille Lauro si presentò a Torino nella maniera più sbagliata possibile e, infatti, non raggiunse la finale (Qui la nostra analisi e Qui alcune interviste realizzate per le strade di Torino lo scorso maggio).

Nella storia di San Marino, i migliori piazzamenti sono stati realizzati da Serhat nel 2019 (con una canzone, diciamoci la verità, davvero bruttina) e da Senhit nel 2021. Perché? Semplicemente perché l’artista turco (all’ESC anche nel 2016) e la Freaky Queen (in gara anche nel 2011) avevano capito come utilizzare la lente di ingrandimento eurovisiva, partecipando a Party ed essendo sempre disponibili nei confronti di Gruppo OGAE e testate che si occupano solo di ESC.

Il Capo delegazione di San Marino Alessandro Capicchioni conosce benissimo il meccanismo della kermesse, ma per poter lavorare su un Eurovision Song Contest ci vogliono anche investimenti piuttosto forti e non bastano quelli messi in campo da San Marino RTV. Il supporto economico per un progetto eurovisivo è fondamentale e un’etichetta o un management forte sono elementi che i Piqued Jacks non hanno. La band pistoiese su Spotify conta 850 ascoltatori unici mensili e su Instagram poco più di 3mila follower. Ahimè all’Eurovision contano anche i numeri. Poi… siamo pronti a sorprenderci e a fare il tifo per loro, ma senza un adeguato investimento, quale valore aggiunto può avere la partecipazione all’ESC di un gruppo sconosciuto? Molto meglio puntare su Le Deva (che non a caso hanno vinto il premio assegnato da OGAE) o sugli Eiffel 65 o, perchè no, su una proposta giovanissima e più eurovisiva come Mayu.

Visto che, da quello che ho colto, la volontà era quella di premiare la canzone migliore e non quella più eurovisiva, non era il caso di stilare due classifiche? In Albania a dicembre fu stabilito il vincitore del Festivali i Këngës e il rappresentante del paese all’Eurovision. Nel 2011, nel 2012 e nel 2013 anche a Sanremo un’apposita commissione scelse l’artista eurovisivo senza considerare la classifica (nel 2013 fu scelto Marco Mengoni, che poi vinse la kermesse).

Oppure, ammessa l’impossibilità di avere un televoto, non si sarebbe potuta affiancare una giuria internazionale eurovisiva? Perchè, diciamoci la verità, vedere fuori dalla Top Ten proposte eurovisivamente interessanti come quelle di Ronela, Thomas, Lorenzo Licitra o Deborah Iurato pare davvero impossibile. Sintomo del fatto che probabilmente non si è compreso fino in fondo l’intento del contest.

Lasciano, poi, il tempo che trovano alcuni premi collaterali. Il brano di Roy Paci il più radiofonico… Mi auguro che il pezzo entri almeno nella Top 100 Earone, ma francamente ne dubito…

Altra nota dolente… lo spettacolo televisivo!

Un netto e deciso passo indietro rispetto alla scorsa edizione. Se nel 2022 Jonathan e Senhit avevano un ruolo paritario e ben definito, questa volta sembra proprio che il conduttore israeliano abbia voluto acquisire più spazio, lasciando all’artista bolognese solo alcuni spazi più strettamente musicali.

Ci si lamenta della lunghezza del Festival di Sanremo, ma… a Una Voce per San Marino 2023 è stata consegnata una scaletta che prevedeva la fine dello show alle 00.20, quando lo spettacolo è, invece, terminato un’ora dopo. Com’è possibile essere in ritardo di un’ora senza alcun particolare imprevisto? Davvero incomprensibile, così come la dimenticanza sull’esecuzione dell’inno nazionale sammarinese, recuperata in parte solo a mezzanotte inoltrata.

Stendiamo, poi, un pietoso velo sugli intermezzi pseudocomici di Antonio Mezzancella. Il programma è stato Trend Topic su Twitter? Ma qualcuno ha letto i commenti?

Poi… commentate voi il cambio di mutande in diretta…

Era proprio necessario nominare Twitter? Così chi si era perso certe perle trash ha potuto facilmente recuperarle!

Ultimo appunto sull’organizzazione per chi lavora all’evento. Piazzare i camerini a oltre due chilometri di distanza non è stato agevole per organizzare attività stampa, anche considerando il supporto nullo dell’Ufficio Stampa italiano che, sabato mattina, ha inviato una comunicazione con i nomi dei 22 finalisti, quando era noto dal giorno precedente il ritiro del sammarinese Simone

Senza considerare le dichiarazioni post vittoria precotte che invece del nome del vincitore riportavano… XXXXXXXX. No comment…

In tutto questo segnaliamo IMusicFun ha dedicato a Una Voce per San Marino 2023 oltre 30 articoli ed è stata l’unica testata che si occupa quotidianamente di musica a 360 gradi a seguire ogni fase del contest. Abbiamo lavorato al servizio della musica e ne siamo fieri, ma chi fa parte dello staff, ha davvero a cuore il presente e il futuro di musica ed Eurovision? Personalmente nutro qualche dubbio!